E’ da poco iniziato Maggio e io sono ancora qui intrappolata in casa a Bologna. Gli amici mi mandano foto delle loro granite, mandorla, gelsi, limone, cioccolato, pistacchio, rigorosamente accompagnata da una bella brioche col tuppo e io non resisto più.
Nell’attesa di poter presto gustare la mia granita, vi svelo alcune curiosità che solo in pochi conosceranno:
- La granita siciliana non è né gelato né ghiaccio tritato
La granita è un composto semi-liquido di acqua, zucchero e frutta, la cui consistenza è cremosa e leggermente granulosa. Purtroppo, in molte altre regioni si spaccia per ‘granita’ quello che definirei semplicemente ‘ghiaccio tritato’. Quindi, gente, diffidate dalle imitazioni.
- Non è granita senza brioche
La granita va sempre accompagnata dalla brioche col tuppo, è automatico, spontaneo, sottointeso, non c’è quasi nemmeno bisogno di chiederlo, il cameriere sa. Dettaglio: una brioche che si rispetti deve avere il tuppo, ovvero quella piccola protuberanza rotonda (il tuppo è anche lo chignon, acconciatura per eccellenza della donna siciliana di un tempo, infatti si pensa che il ‘tuppo’ derivi proprio da qui).
- Non è la stessa in tutta l’isola
Assaggiate una granita a Messina, a Catania e a Palermo e vi accorgerete subito delle differenze di gusto, consistenza e varietà. La granita è più diffusa in Sicilia orientale, in particolare nel Catanese è molto diffusa la granita al pistacchio (per la vicinanza con Bronte, città del pistacchio per antonomasia) e alla mandorla.
- Granita e il ghiaccio dell’Etna: ingrediente segreto
In origine la granita veniva preparata usando la neve raccolta in inverno sull’Etna o sugli altri monti, questa veniva stivata in apposite costruzioni in pietra (le riviere) e ripresa in estate. Il ghiaccio che si era formato veniva prelevato, grattato, ricoperto con sciroppi di frutta (da qui anche il nome di grattata). Col tempo, quando si scoprì che la neve mista a sale marino poteva essere utilizzata come metodo per refrigerare, la neve passa da ingrediente a refrigerante.
- La granita è un vero e proprio RITO
Bisogna sapere che la granita in Sicilia sancisce l’inizio e la fine della bella stagione. E’ con lei che si inaugura il caldo, l’estate, le belle giornate, ed è sempre lei a decretarne la fine. Infatti, un vero siciliano sa che la stagione volge al termine quando in giro non se ne trovano più. Dettaglio: ogni momento della giornata è buono per gustare una bella granite, soprattutto al mattino per colazione.
Detto ciò, non so voi, ma a me è venuta voglia di granita e non vedo l’ora di tornare nella mia amata terra per gustarne una (o anche due, tre, quattro).